Il ministro Di Maio ormai è stato disconosciuto dal M5S che chiedono di revocare la sua carica dalla Farnesina.
Il leader dei grillini Giuseppe Conte mette in discussione il ruolo di Luigi Di Maio come ministro degli esteri e chiede la sostituzione. Nel frattempo che la sua espulsione è congelata e tarda ad arrivare, Di Maio e i grillini vivono da separati in casa. Ma quando arriverà, quando il ministro andrà via e lascerà i 5 stelle, chiedono che Di Maio venga sollevato dal suo ruolo e sostituito. Ma Draghi non ne vuole sapere di rimpasti e blocca questa possibilità.
Per il premier Draghi è impensabile sostituire il ministro degli esteri in piena guerra e non ha mai visto di buon grado i rimpasti. Inoltre, Di Maio “gode di ottima reputazione, sta facendo bene a livello internazionale e viene stimato dai colleghi di governo: che una dinamica tra correnti interrompa la continuità della gestione della politica estera è fuori da ogni possibilità” fa sapere il presidente del Consiglio.
Draghi blocca Di Maio contro il volere di Conte
Il governo Draghi è unito sull’agenda politica e sul proseguimento degli obiettivi e cerca di arginare le spinte anti-governative di Conte. Secondo molti, quest’azione non conviene nemmeno a Conte perché in un momento di crisi attentare alla stabilità di governo sarebbe autolesionista. Nessuno ne beneficia. Il premier blinda così il ministro Di Maio e dalla Farnesina è difficile che vada via.
Una dichiarazione che mette in crisi Conte e i contiani che lo vogliono fuori perché ormai Di Maio è un “loro” ministro solo sulla carta. Lo strappo è avvenuto ed è da capire solo le modalità in cui questa scissione finalmente arriverà. Nel frattempo anche il presidente della Camera Fico, passato alla sponda contiana, critica aspramente il ministro Di Maio. Roberto Fico si è detto arrabbiato e deluso per gli attacchi dell’ex capo politico.